
Firenze per bambini (piccole storie nascoste)

Raccontare ai bambini delle piccole storie proprio mentre si guarda un’opera d’arte può essere un modo per non annoiarli e attirare la loro attenzione.
Molti dei monumenti più famosi nella nostra città ne nascondono una, adatta ai piccoli ma anche ai grandi. Vi riassumo qui sotto alcune storie e leggende che mi piacciono molto e che sono piaciute anche al mio piccolo Edoardo di quasi 5 anni.
Firenze è una delle città Toscane più adatte per i bambini. Hai già letto il mio articolo su cosa fare e vedere la prima volta a Firenze Con Bambini?
Cosa troverete in questo articolo
- la storia del Leone Marzocco e di Anselmo
- la storia sul rito della fortuna alla Fontana del Porcellino
- il “cestino d’amore” di Beatrice
- la storia d’amore dietro alla finestra sempre aperta in piazza Santissima Annunziata

Firenze per bambini, antiche storie da raccontare
Il Leone Marzocco e il povero Anselmo
Questa storia la potete raccontare davanti al Duomo di Firenze proprio sotto ai due leoni di pietra che si trovano sopra Porta Cornacchioni.
Si racconta che un certo Anselmo (alcuni dicono si trattasse di un bambino altri di un adulto) sognasse sempre di essere sbranato da un leone. In un passato moooolto lontano a Firenze c’erano davvero i leoni, vivi, ed erano tenuti a dimostrazione della grande potenza della città.
Cosi il povero Anselmo, per superare questa sua paura, decise di andare proprio davanti alla porta del Duomo e inserire la mano dentro la bocca del leone di pietra (per convincersi che non gli sarebbe successo niente di male).
Sfortunatamente lì dentro c’era uno scorpione velenoso che punse il dito di Anselmo.
Firenze per bambini-Fontana del Porcellino

Anche se il Porcellino di Bronzo (che in verità è un cinghialino e si vede), posto all’entrata del Mercato Nuovo in pieno centro, è molto famoso (tanto da essere riprodotto in molte città del mondo tra cui Sidney), meno conosciuto è il vero rito della fortuna da fare insieme ai bambini davanti alla Fontana.
In pratica bisogna tenere la monetina nella stessa mano con cui si accarezza il muso del Porcellino e lasciarla poi cadere.
Se la moneta finisce dentro le grate dello scolo dell’acqua il gioco è fatto. Se così non è…beh RITENTA, SARAI PIU FORTUNATO 🙂
Due storie d’amore per grandi e piccini: Il “cestino d’amore” di Beatrice e la finestra sempre aperta
Il Cestino di Beatrice
Chi non conosce l’amore del poeta Dante per Beatrice?? Ma quanti sanno dove si sono incontrati per la prima volta?
C’è una piccola chiesa in centro a Firenze che viene chiamata proprio Chiesa di Dante e Beatrice (il vero nome è Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi).
E’ qui che Dante avrebbe visto la sua amata Beatrice per la prima volta (quando Dante aveva solo 9 anni) e la seconda volta la rivide sempre nella stessa chiesa a 18 anni.

Questa è una tappa immancabile per tutti gli innamorati. All’interno della chiesa infatti c’è “il cestino” di Beatrice, dove potete mettere un bigliettino d’amore per qualcuno, un pensiero carino.
Un rito che piace molto non solo ai turisti. Andate muniti di carta e penna e fate scrivere o disegnare qualcosa di carino.
Avranno un buon motivo per entrare in chiesa :).
La finestra sempre aperta di Palazzo Budini-Gattai

La seconda storia d’amore è ambientata in Piazza Santissima Annunziata, esattamente a Palazzo Budini-Gattai all’angolo con via de’ Servi.
Fateci caso all’ultima finestra in alto a destra del palazzo rosso nella foto: la sua persiana è sempre aperta.
Preparatevi, questa storia è per gli amanti dei misteri e dei brividi :).
Si racconta infatti che nel’500 in questo palazzo ci abitasse una giovane coppia di sposini. Poco dopo il matrimonio il giovane marito dovette partire per la guerra.
La sposa gli promise che avrebbe aspettato il suo rientro proprio a quella finestra. E così lo aspettò per tutta la sua vita ma il marito non fece mai ritorno.
Alla morte della sposa i familiari chiusero la finestra e tutta la sua stanza. Si racconta che da quel momento iniziarono a succedere cose strane.
Quadri che cadevano, rumori notturni ecc ecc e così, da allora (per scaramanzia), quella finestra venne riaperta e ancora oggi nessuno ha il coraggio di chiuderla…
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